Goldera, da qualche parte nella
giungla, 2514
L'umidità si sente nelle ossa.
Attacca vestiti e moscerini alla pelle,
rende il fiato pesante, incolla sul viso barba e capelli.
“Dove cazzo mi hai portato, Wallace?
Sembra di respirare sott'acqua.”
La giungla avvolge i due uomini in un
abbraccio verde e ronzante.
Nuvole di insetti attaccano curiose il
grasso nero che sta facendo strada, quello li scaccia con una
sventolata del machete. Poi affonda la lama in un albero, si piega
sulle traballanti articolazioni, armeggia con qualcosa nascosto dalle
piante. Alzarsi sembra costargli una fatica immane. Ansima lento,
come se lo sforzo potesse fargli esplodere il cuore e ogni respiro
sia potenzialmente l'ultimo. Arranca verso la botola che si è aperta
tra le felci, lancia un'occhiata alla figura alle sue spalle. Poi
sparisce giù per la scala metallica che sprofonda nella terra.
Il bianco magrolino resta da solo per
una decina di secondi. Si guarda attorno spaesato, studia il punto
tra le piante dal quale sono arrivati. Considera se riuscirebbe a
ritrovare la strada per la civiltà, in caso decidesse di andarsene.
Una smorfia contrae il viso barbuto e sudato.
No, non ci riuscirebbe.
No, non ci riuscirebbe.
Il bianco magrolino deglutisce a fatica
la frustrazione e qualche minuscolo insetto. Ne schiaccia un altro,
più grosso, sotto la suola dello stivale.
Il bianco magrolino stacca il machete
dall'albero, ringhia qualche bestemmia in direzione dei moscerini
tornati all'attacco, rincorre il grasso nero dentro la botola.
Quando la richiude, lasciando alle
proprie spalle la giungla, il cigolio metallico si mischia alla voce
profonda e ansimante di Latore Wallace.
“Benvenuto nella tua nuova casa,
Haggerty.”
-
Latore Wallace mi ha insegnato a
trafficare stupefacenti.
Io li sapevo creare, certo. Ma
venderli, sopravvivendo ai culi blu e alla più spietata concorrenza,
era un altro discorso. Quello era il campo di Wallace.
Al grassone piacevano i soldi facili.
Al grassone, ancora più dei soldi
facili, piaceva il pollo fritto.
E' un luogo comune, “i negri vanno
pazzi per il pollo fritto”, ma probabilmente quel detto è nato da
qualcuno che ha incontrato Latore Wallace. In qualsiasi pianeta del
'Verse ci trovassimo, sapeva trovare un rifugio sicuro e una
rivendita di pollo sintetico. E sapeva cosa vendere, a chi vendere.
L'ho incontrato qualche mese dopo la
fine della guerra. Io ero alla deriva: un mondo in ricostruzione
consuma meno droga. Wallace aveva messo in piedi un giro di
contrabbando durante il conflitto e non aveva nessuna intenzione di
rinunciare al suo regno.
Sono diventato il suo cuoco. Di
narcotici, il pollo fritto sapeva prepararselo da solo.
Blast, Switch, ODT. Io sintetizzavo,
nel laboratorio nascosto nella giungla, lui trovava qualcuno che per
quella droga ci riempiva di soldi. Poi io li spendevo al gioco, lui
in puttane e gioielli.
Latore Wallace mi ha insegnato a
trafficare stupefacenti, ma è stato ammazzato dall'unico nemico che
i suoi consigli di vita e di lavoro non erano in grado di fermare: un
infarto.
“Money
and blood don't mix, like two dicks and no bitch.“
I Dieci Comandamenti dell'Asso di
Picche:
- Mai fidarsi di nessuno.
Mai fare sapere a qualcuno quanti soldi hai.- Mai fare sapere a qualcuno la tua prossima mossa.
- Mai consumare la propria merce.
Mai vendere nel posto dove vivi.- Mai fare credito.
- Mai mischiare famiglia e affari.
Mai avere merce addosso.Tenersi a distanza dalla polizia, sempre.- Spaccia.
"Ci provo, Wallace. Ci provo."
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